Pola è una Città bellissima. Per questo motivo, ogni qualvolta la cito, uso il sostantivo con la lettera maiuscola. Una città che evoca rispetto, stima, ossequio e che motiva con la sua storia e vocazione ad amarla, preservarla e svilupparla. Abbiamo l’opportunità come raramente prima. Rare sono le città che presentano una stratificazione simile. In questi tremila anni è racchiusa quasi tutta la civiltà. Tutto ciò che è moderno è arrivato nella nostra Pola, dalla storia romana a quella veneziana e austriaca, fino alla più recente e moderna storia croata. Ogni periodo storico ci ha lasciato una zavorra e l’impegno affinché Pola sia proprio una Città, essendo stata Pola in ciascuno dei periodi succitati molto importante. Sta a noi impegnarci affinché Pola rimanga tale, perché se non è importante, non solo diventerà irrilevante, ma cadrà nell’oblio e nell’abbandono. E le facciate fatiscenti sembrano avvertirci.
Ecco perché abbiamo l’opportunità, ma anche il dovere.
E custodire la Città non è facile. Non è facile amarla perché tanti cambiamenti e mutamenti richiedono cure e attività costanti, come nell’amore umano, perché composta da mura e persone. In questo idillio e contesa tra le mura e le persone, Pola non è, e non deve essere e diventare, una Città noiosa.
Camminare per la città quando è vuota e tranquilla, al mattino presto o a tarda sera, è un nuovo incontro. Scoprire le bellezze della propria Città sta diventando sempre più stimolante. Camminando scopro l’ignoto e l’inesplorato, anche in luoghi comuni. Molo carbone, la scalinata al Castello, il Parco della Marina, Parco Monte Zaro, Parco Città di Graz, Forte Munida, il piccolo teatro romano, il Tempio di Augusto... Tanta bellezza e peculiarità in una Città così piccola, eppure così grande.
Sta a noi arricchire, organizzare, preservare e promuovere tale ricchezza che è nostra e del mondo! All'alba e al tramonto, di notte e di giorno, Pola brilla di una luce particolare. Pola è a tutti gli effetti una piccola Roma e non solo. Dobbiamo esserne orgogliosi perché amare la Città significa conoscere la propria Città, separare i rifiuti, tutelare l'ambiente, sistemare le facciate, strade e percorsi, trasformare le tenebre in luce.
Persone e sostenitori arrivano a Pola da secoli e ora vogliamo che rimangano e che Pola non sia più un luogo di passaggio o di soggiorni brevi. Facciamo in modo che Pola mostri le proprie sfaccettature nel più grande splendore del Mediterraneo perché Pola è cultura e cultura è Pola. Quando ce ne renderemo conto, allora Pola sarà Roma, Graz e Venezia... Abbiamo l’opportunità!
Amare la Città significa amare le sue mura e la sua gente, e non è facile.
Saluti!
Il vostro Sindaco