La vita deve andare avanti

Objavljeno: 08/11/2021

La vita deve andare avanti

Nel mare di argomenti sugli altipiani balcanici e il capriccioso Mediterraneo, oltre alle previsioni e al cibo, negli ultimi due anni si parla in gran parte del coronavirus.  Il coronavirus è entrato nelle nostre case, nei dibattiti, nelle aule, nei caffè e nelle passeggiate. È entrato spesso e letteralmente nelle nostre vite e, purtroppo, portandone con sé molte.  È apparso all’improvviso, come un ciclone, ed è ancora qui e ci chiediamo fino a quando.

Purtroppo, come molti altri temi, non solamente quelli succitati e banali, anche noi come società, soprattutto tramite i social network, abbiamo dimostrato un “enorme” sapere sul virus. I medici, gli insegnati e molti altri hanno a che fare con questi “intenditori” e devono tollerare quotidianamente le teorie sul complotto e sull'intimidazione alla vaccinazione, così come giustamente viene sollevata la questione della libertà civile. Rammarica in modo particolare vedere che come società abbiamo dimostrato una grande sfiducia negli esperti e nella scienza, ma come entrambi, chiamiamoli opposti, rappresentino una questione di libertà di discutibile interpretazione.

Affronto il tema del coronavirus e dei problemi da un livello superiore: come cittadino, come ex docente nel campo dell’istruzione, come genitore e come sindaco. Ognuno di questi livelli è particolarmente sensibile perché s’intrecciano e ognuno ha le sue responsabilità.

Come cittadino desidero che tutti siamo uguali, ci rispettiamo e siano rispettate le nostre libertà civili fondamentali. Una di queste libertà è la libertà di scelta. Ma ogni libertà evoca responsabilità e non deve mettere a repentaglio la libertà stessa. E qui emerge il problema del confine della liberà stessa e di come la interpreta ciascuno. La mia opinione è che non si deve mettere in pericolo la libertà di nessuno e che possiamo scegliere se vaccinarci o meno. Allo stesso tempo, se sappiamo che per il normale funzionamento del sistema abbiamo bisogno di persone che non trasmettono il virus e di cittadini che possano mantenere il sistema, e uno di questi sistemi è ad esempio il sistema sanitario, allora è chiaro che la vaccinazione è l'unica decisione logica.

Come ex preside del Liceo sono reduce di tutto il disordine nel sistema, dalla non coordinazione e non comunicazione e ho vissuto i problemi e le lotte contro il virus come i miei colleghi, studenti e genitori. Ci si rende presto conto di come funziona la società proprio a scuola e nelle difficoltà capite facilmente chi è pronto al sacrificio e alla rinuncia, e chi è forte in un mondo irrazionale e irreale. Era come in uno stato di guerra e potevo vedere approssimativamente come il tutto (non) funziona, ma anche dove sta andando la società in tempi di crisi. Purtroppo, per quanto ne so, è ancora così e le scuole sono per lo più abbandonate a se stesse. Questo è il problema. Ma sono dell'opinione che i ragazzi debbano andare a scuola e che sia un’assurdità chiudere le scuole e continuare con la didattica a distanza.  Ciò non dovrebbe più accadere. La generazione dei "bambini online" ha perso due anni, sono sul punto di cedere e ancora una volta è stato dimostrato e provato che siamo persone vive e che l'insegnamento dal vivo è l'unico insegnamento normale. Una scuola di vita, gioia, sorrisi, amori e apprendimento.

Come genitore di scolari, vedo quanto il coronavirus abbia influenzato il loro modo di lavorare. Quanti sono i buchi nel loro sapere e come abbiano perso le abitudini lavorative e la dedizione allo studio. La vita di queste generazioni è diventata una vita da remoto e ciò non è normale.  Queste generazioni non sanno più comunicare normalmente, non hanno potuto avere gli allenamenti sportivi, si sono isolate.  Per questo l’unica cosa possibile è che la vita continui alla vecchia maniera, com’ è normale.  Ciò richiede la vaccinazione? Se è questa la via verso il vecchio e il meglio, allora sì.

In veste di sindaco posso dire che tutto rientra in quanto espresso sopra. Libertà di scelta, responsabilità verso tutti, fede negli esperti e vita normale. La scuola deve andare avanti prima di tutto. Invito tutti a vaccinarsi, ma se non volete farlo, vi prego di rispettare voi stessi e gli altri nella libertà dell'individuo e nella libertà della società e dei pari, perché la vita deve andare avanti. La vita è viva, non è online, e la scienza e la professione hanno bisogno di fiducia, perché la scienza guida il mondo.

Saluti!

Il vostro Sindaco